Il Nobel per la Fisica 2021 all’italiano Giorgio Parisi

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Prof Giorgio Parisi 5 ottobre 2021
Saluto del premio Nobel Giorgio Parisi alla comunità accademica della Sapienza, 5 ottobre 2021, Aula magna del Rettorato e edificio di Fisica - foto: Stefania Sepulcri - fonte: Sapienza Università di Roma

Il premio Nobel per la Fisica 2021 è stato assegnato a tre scienziati tra cui Giorgio Parisi, professore emerito di Fisica teorica alla Sapienza Università di Roma, ricercatore associato all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e vicepresidente dell’Accademia dei Lincei, “per la scoperta del legame tra il disordine e le fluttuazioni dei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria”. Il premio va per metà a Parisi e per l’altra metà congiuntamente a Syukuro Manabe e a Klaus Hasselmann “per avere studiato un modello relativo al clima della Terra, quantificandone la variabilità e prevedendo in modo affidabile il riscaldamento globale”.

Nato nel 1948 a Roma, Parisi ha completato i suoi studi alla Sapienza, dove si è laureato in Fisica nel 1970 sotto la guida di Nicola Cabibbo. Giorgio Parisi è un pioniere della ricerca nella fisica teorica e ha legato il suo nome a scoperte decisive nel campo della cromodinamica quantistica e dello studio dei sistemi disordinati complessi. Le sue scoperte consentono di comprendere e descrivere molti materiali e fenomeni diversi e apparentemente del tutto casuali, non solo in fisica ma anche in altre aree come la matematica, la biologia, le neuroscienze e il machine learning. I suoi contributi hanno spaziato infatti attraverso molti campi della ricerca, tra i quali fisica delle particelle, meccanica statistica, fluidodinamica, materia condensata e supercomputer.

Parisi è il 6° italiano a ottenere il premio Nobel nel campo della Fisica, dopo Guglielmo Marconi (1908), Enrico Fermi (1938), Emilio Segre (1959), Carlo Rubbia (1984) e Riccardo Giacconi (2002). 

È autore di numerose opere e nel corso della sua carriera ha ricevuto molti riconoscimenti tra i quali la Medaglia Boltzmann per i suoi contributi alla teoria dei sistemi disordinati nel 1992, la Medaglia Dirac nel 1999 e la Medaglia Max Planck nel 2011. Nel 2021 il fisico italiano è stato insignito del Premio Wolf ed è entrato, primo esponente dell’accademia italiana, nella Clarivate Citation Laureates per “le scoperte rivoluzionarie relative alla cromodinamica quantistica e lo studio dei sistemi disordinati complessi”. È stato Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei dal 2018 fino allo scorso giugno. 

Giorgio Parisi divide il Nobel per la Fisica con Syukuro Manabe (Princeton University, USA) e Klaus Hasselmann (Max Planck Institute for Meteorology, Amburgo, Germania).

Syukuro Manabe, 90 anni, meteorologo e climatologo, ha dimostrato come l’aumento dei livelli di anidride carbonica nell’atmosfera porti a un aumento delle temperature sulla superficie della Terra. Negli anni ‘60 ha guidato lo sviluppo di modelli fisici del clima terrestre ed è stato il primo a esplorare l’interazione tra il bilancio delle radiazioni e il trasporto verticale delle masse d’aria. Il suo lavoro ha posto le basi per lo sviluppo degli attuali modelli climatici. 

Circa dieci anni dopo Klaus Hasselmann, 89 anni, oceanografo e modellatore climatico, ha creato un modello che collega tempo e clima, rispondendo alla domanda sul perché i modelli climatici possono essere affidabili. Inoltre ha sviluppato metodi per identificare segnali specifici, impronte, impressi nel clima da fenomeni naturali e attività umane. I suoi metodi sono stati usati per dimostrare che l’aumento della temperatura nell’atmosfera è dovuto alle emissioni umane di anidride carbonica.

Il Dipartimento di Fisica “G. Occhialini” dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca si unisce alle congratulazioni giunte da tutto il mondo a Giorgio Parisi per questo importantissimo riconoscimento.
 

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