Letizia Marchesi

Mi presento

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Letizia Marchesi

Sono Letizia e sto frequentando il primo anno di dottorato presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia. Il mio percorso universitario si è svolto interamente presso l’Università di Milano-Bicocca, scegliendo durante la magistrale il curriculum di Fisica Applicata, con specializzazione in Biofisica.

Le mie ricerche

Attualmente mi trovo presso i Laboratori di bio-spettroscopia avanzata, situati nell’edificio U1 dell’Università. Il mio progetto di dottorato ha lo scopo di caratterizzare le cellule analizzando il segnale fotoacustico emesso. Questo offre la possibilità di definire se una cellula è sana o tumorale e, in tal caso, di quale tipologia. Nel processo fotoacustico, le cellule, illuminate da una sorgente laser, assorbono parte della radiazione e si scaldano; ciò fa sì che si espandano, generando un’onda di pressione che si propaga nel mezzo in cui sono inserite. È possibile raccogliere questo segnale, che è caratteristico per diversi tipi di cellule.

Ci aspettiamo che uno studio approfondito di questa tecnica possa essere utile per analisi mediche in-vivo, in quanto non è invasivo, riesce ad andare in profondità nei tessuti e non necessita di contrassegni cellulari per poterle caratterizzare.

 

Serena_Rigamonti

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Serena Rigamonti

Ciao a tutti! Mi presento, sono Serena Rigamonti, nata nel 1995, a Lecco. Dopo il liceo scientifico, mi sono iscritta alla facoltà di geologia presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca, dove ho trascorso il mio intero percorso di studi, dapprima ho conseguito la laurea triennale in geologia, quindi la laurea magistrale in geologia applicata.

Durante questi anni ho avuto l’opportunità di partecipare all’Erasmus+ program, vivendo un anno indimenticabile presso l’Università di Portsmouth, una cittadina a misura di studente lungo la costa meridionale dell’Inghilterra, e studiando Environmental Geology.

Tornata in Italia, sono stata titolare di una borsa di ricerca, la quale mi ha fornito la giusta occasione per avvicinarmi alla ricerca ed iniziare a capire qualcosa in più di questo mondo.

Nel novembre 2021 ho intrapreso il Dottorato di Ricerca (XXXVII ciclo) presso il dipartimento di Scienze Chimiche, Geologiche ed Ambientali, iniziando così a sviluppare un mio progetto incentrato sullo studio dei fenomeni di deformazione del suolo attraverso l’analisi delle serie temporali ottenute attraverso la tecnica INSAR (Interferomentric Synthetic Aperture Radar).

Nel tempo libero, per alzare lo sguardo dal computer, con il quale lavoro quotidianamente, amo fare escursioni in montagna, arrampicare e leggere molto.

Le mie ricerche

A partire dagli anni ’90, i dati acquisiti dai satelliti di osservazione della Terra hanno aperto nuovi scenari per il monitoraggio dei fenomeni di deformazione superficiale, come subsidenza, sollevamento, crolli o versanti instabili. Nello specifico, ci si riferisce a particolari sistemi denominati radar ad apertura sintetica (SAR). I sistemi satellitari SAR rappresentano così una importante sorgente di dati per il monitoraggio del nostro territorio. In particolare, la tecnica applicata per elaborare i dati acquisiti è chiamata InSAR, abbreviazione di Interferometric Synthetic Aperture Radar. Si tratta di una tecnica che unisce geologia e tecnologia spaziale consentendo di rilevare con precisione millimetrica i fenomeni di deformazione del suolo e di studiare gli spostamenti della superficie terrestre. Ma come funziona questa tecnica? Il satellite invia, a una distanza di circa 800 km, un impulso elettromagnetico verso la superficie terrestre.
Gli elementi presenti al suolo riflettono il segnale radar, inviandone una porzione verso il satellite.
Misurando quindi il tempo trascorso tra l’invio del segnale e la ricezione del suo eco, il sistema radar è in grado di determinare la distanza tra sorgente e bersaglio. Ma non tutti gli elementi presenti sul suolo terrestre sono in grado di riflettere il segnale elettromagnetico! I bersagli dei quali stiamo parlando sono chiamati riflettori permanenti, indicati con la sigla PS (Persistent Scatterers). Tipicamente i PS sono strutture antropiche come edifici, ponti etc., o naturali stabili come rocce esposte. Si tratta di elementi che mantengono la stessa “firma elettromagnetica” in tutte le immagini satellitari. Uno dei principali obiettivi dell’InSAR è la ricostruzione di mappe di deformazione della superficie terrestre ripercorrendo la storia passata dell’area di interesse.
Nei miei studi mi occupo dell’applicazione di questa tecnica innovativa per monitorare e comprendere la deformazione del suolo sia in aree urbano, come siti di stoccaggio sotterraneo di gas naturale e gallerie della linea metropolitana di Milano, sia in ambiente alpino, come frane o rock glaciers.

Stephanie_Cancelli

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Stephanie Cancelli

Sono Stephanie Cancelli, dottoranda al terzo anno in Fisica e Astronomia.
Dopo il diploma di liceo linguistico, ho conseguito la laurea triennale e magistrale presso l’Università degli studi di Milano-Bicocca.
Durante i lavori di tesi mi sono appassionata allo sviluppo di rivelatori, in particolare di rivelatori di neutroni.

Le mie ricerche

Il mio progetto di dottorato prevede la progettazione e lo sviluppo di un rivelatore di neutroni basato sulla tecnologia Gas Electron Multiplier che verrà usato presso sorgenti di neutroni per effettuare esperimenti di fisica della materia.

Francesca_Alessandrini

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Francesca Alessandrini

Mi chiamo Francesca Alessandrini e sono al terzo anno del dottorato in Nanotecnologie e Scienze dei Materiali presso l’università di Milano-Bicocca.

Il mio percorso formativo è composto da una laurea triennale in chimica industriale seguita da una laurea magistrale in chimica organica.

Ho lavorato due anni al Politecnico come borsista ma mi sono sempre sentita attratta dalle scienze della vita, ho colto quindi l’occasione di una borsa di ricerca presso il dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze che si è poi trasformata in un percorso di dottorato finanziato da Pirelli Tyre.

Il progetto è altamente multidisciplinare e mi permette di sfruttare (e soprattutto acquisire) competenze trasversali che spaziano dell’ingegnerizzazione di microorganismi, alla chimica strumentale passando per la chimica-fisica degli pneumatici. 

Le mie ricerche

Il mio progetto di dottorato è finanziato da Pirelli, nota azienda produttrice di pneumatici. L'obiettivo del progetto è quello di inserire polimeri naturali all'interno delle mescole mantenendo le performance attuali. Lo scopo è quindi duplice: da un lato quello di avere all'interno dello pneumatico un ingrediente di origine naturale, dall'altro si spera che questa modifica possa rendere il materiale più facilmente degradabile nel suo fine vita. 

Giù Marcer

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Giù Marcer

Mi chiamo Giù Marcer e sono dottoranda in Fisica all'ultimo anno presso l'università di Milano Bicocca, dove ho anche conseguito la laurea, sempre in Fisica, nel 2021. Ho un gatto nero, 350 piante grasse e mi piace il giallo.

Il mio lavoro di dottorato consiste nello sviluppare strumenti di diagnostica nucleare per plasmi termonucleari da fusione controllata, insieme al gruppo di ricerca dell'ISTP (Istituto di Scienze e Tecnologie dei Plasmi), un istituto del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) che ha sede a due passi dall'UNIMIB. È un lavoro splendido in un posto carino che pullula di gente meravigliosa con cui è stupendo lavorare.

Le mie ricerche

Grazie alla conoscenza che ho potuto sviluppare nell'ambito della fisica nucleare durante il mio percorso di studi, svolgo spesso un ciclo di seminari nelle scuole in cui spiego ai ragazzi della quarta e quinta liceo quali siano le differenze tra fissione e fusione nucleare. L'obiettivo è un po' quello di spiegare - a chi è negativamente prevenuto - che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio e - a chi invece è curiosamente interessato - quali siano i principi di funzionamento dei due tipi di centrale: quelle tutt'ora esistenti a fissione nucleare e quelle a fusione nucleare, sulle quali stiamo lavorando per voi!

Elena Pagani

Mi presento

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Elena Pagani

Ciao! Mi chiamo Elena, ho 25 anni e sono al secondo anno di dottorato in Fisica. Prima di arrivare al dottorato mi sono diplomata al liceo scientifico, indirizzo scienze applicate, per poi laurearmi in Fisica triennale e magistrale in Bicocca.

Durante la laurea magistrale ho svolto un periodo all’estero per portare avanti il lavoro di tesi e mi sono ritrovata in un laboratorio di neuroscienze a Tel Aviv (IL), a costruire un set-up di microscopia ottica per migliorare l’imaging nel cervello dei topolini.

Le mie ricerche

Il mio dottorato rientra nell’ambito della Biofisica, per cui in generale si tratta di sfruttare diverse tecniche e metodologie fisiche per studiare fenomeni biologici di diverso genere. Nello specifico io mi occupo di Patologia Digitale, un ambito che è più vicino all’informatica e all’intelligenza artificiale che alla fisica di per sé, se non per le fasi di lavoro legate all’acquisizione delle immagini tramite diverse tecniche di microscopia.

Lavoriamo molto in collaborazione con gli ospedali di Milano, che ci forniscono le sezioni e guidano gli obiettivi delle ricerche, infatti uno dei miei progetti di ricerca riguarda la costruzione e l’allenamento di una rete neurale che ha il compito di colorare virtualmente le sezioni istologiche acquisite in fluorescenza, in modo da evitare che il processo debba essere svolto manualmente. In questo modo i patologi sono comunque in grado di interpretare le sezioni e determinare la diagnosi, ma la preparazione di tali vetrini risulta essere molto più rapida e accompagnata da diversi altri vantaggi, legati al trattamento del tessuto.

 

Progetto "Ambasciatrici di Scienza" 2024

In un'ottica di orientamento, questo progetto vuole offrire (sia alle studentesse che agli studenti universitari e degli ultimi anni delle scuole superiori) la possibilità di affiancamento di dottorande dell’Università Milano Bicocca di genere femminile in ambito STEM, in una serie di incontri dove le scienziate raccontino la loro esperienza, la loro ricerca e le prospettive di carriera.

Il coinvolgimento di scienziate solo di genere femminile è motivato dall’idea di accrescere l’interesse nelle STEM anche da parte delle studentesse, di decostruire gli stereotipi e di fornire role models che possano ispirare le scelte universitarie degli studenti e delle studentesse.
Per informazioni e contatti scrivere a: ambasciatrici@unimib.it

Nell'ambito delle attività di orientamento, rivolte sia alle scuole superiori che alle studentesse e agli studenti della nostra università, le ambasciatrici di scienza danno la loro disponibilità per colloqui informativi, da metà aprile a metà giugno, per discutere di dubbi o domande.
Troverete il calendario (come un doodle) accanto ad ogni profilo, dove sono evidenziate le ricerche delle nostre dottorande.
Dovrete indicare necessariamente un vostro recapito e-mail (meglio se istituzionale) a cui riceverete un invito per un incontro Meet o su altre piattaforme. 

Se avete altre domande o volete saperne di più su queste iniziative, non esitate a contattarci.