Micol Fumagalli

Mi presento

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Micol Fumagalli

Mi chiamo Micol Fumagalli e sono al secondo anno di dottorato in Scienze Chimiche, Geologiche e Ambientali.

Ho frequentato il liceo scientifico e poi ho studiato Scienze e Tecnologie geologiche all’università di Milano - Bicocca.

Mi sono specializzata in geologia applicata (la branca della geologia più vicina ai temi ingegneristici) con una tesi sulla modellazione idrogeologica, durante la quale ho svolto attività di monitoraggio delle risorse idriche in due diverse regioni: la Valtellina (Nord Italia) e il Simanjiro (Nord della Tanzania). Sono rimasta affascinata dalle attività di ricerca e per questo ho deciso di proseguire gli studi in università. Ho iniziato con una borsa di studio per un progetto sull’analisi dei dati satellitari, poi mi sono iscritta al corso di dottorato.

Attualmente mi occupo di rischio idrogeologico, in particolare della modellazione dell’innesco e propagazione di frane superficiali innescate dalle precipitazioni. 

Progetto "Quanto è instabile il Paese in cui viviamo? Le frane in Italia"

Con il presente progetto si vuole presentare agli studenti il tema del dissesto idrogeologico, tema particolarmente rilevante per l’Italia per le conseguenze che può avere sulla popolazione. Secondo l’ultimo rapporto dell’ISPRA sul dissesto idrogeologico infatti più del 90% dei comuni italiani sono a rischio per frane, alluvioni e/o erosione costiera, con 1.3 milioni di abitanti a rischio frane e 6.8 milioni di abitanti a rischio alluvioni.  

Il percorso è pensato su due incontri da due ore ciascuno. Durante il primo incontro si rivedrà insieme cos’è la geologia e si farà poi un approfondimento sul dissesto idrogeologico. L’intervento sarà supportato da una presentazione, accompagnata da video di eventi e da domande interattive. In conclusione si vedrà come è possibile determinare la pericolosità e il rischio legato a questi fenomeni e quali soluzioni possano essere messe in atto per la mitigazione. 

Il secondo incontro sarà più focalizzato sull’analisi delle proprietà e del comportamento delle terre potenzialmente coinvolte in fenomeni di instabilità. Gli studenti avranno modo di sperimentare direttamente come cambia il comportamento dei terreni in funzione della granulometria e del contenuto d’acqua. Successivamente si discuterà su come queste caratteristiche condizionino l’innesco di frane. Nella seconda parte di questo secondo incontro si discuterà sul ruolo della vegetazione e del cambiamento climatico nella stabilizzazione o destabilizzazione dei pendii.

Percorso di 2 incontri di 2 ore ciascuno.