Martina Veneriano

Mi presento

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Martina Veneriano

Ciao a tutti, mi presento: sono Martina Veneriano, nata nel 1995 a Genova. Dopo aver frequentato il liceo linguistico, mi sono iscritta alla facoltà di Scienze e Tecniche Psicologiche all’Università di Genova dove ho conseguito la laurea triennale. A questo punto il mio percorso di studi ha subito un “cambio di rotta”: mi sono trasferita a Milano e mi sono iscritta alla facoltà di Scienze della Formazione Primaria all’Università di Milano Bicocca, per poi laurearmi a marzo 2024. Infine, ho iniziato a collaborare con l’Università Bicocca grazie ad una borsa di ricerca che mi ha permesso di proseguire il lavoro di ricerca avviato durante la stesura della mia tesi e di progettare alcuni interventi didattici in ambito scientifico nelle scuole.

Nella mia presentazione non posso non menzionare la grande passione che da sempre mi accompagna: da quando mi sono trasferita a Milano, parallelamente al percorso di formazione, svolgo l’attività di pallavolista professionista partecipando al campionato nazionale di Serie A2 femminile.
E-mail: martina.veneriano@unimib.it

Le mie ricerche

Il progetto di ricerca che ho descritto all’interno della mia tesi aveva l’obiettivo di indagare le rappresentazioni mentali e gli stereotipi relativi a “chi si occupa di scienza” nei bambini delle classi seconde della scuola primaria Campo Solare di Cernobbio attraverso l’utilizzo del DAST, uno strumento elaborato da Chambers nel 1983. Il progetto è poi proseguito con lo svolgimento di un percorso didattico costituito da alcune attività volte a sensibilizzare i bambini rispetto a tematiche di natura scientifica e all’esistenza di figure femminili nella scienza.

Inoltre, durante la borsa di ricerca che ho svolto quest’estate, ho avuto l’occasione di proporre un laboratorio scientifico dedicato alle tematiche di luce e colore ad alcuni ragazzi di scuola secondaria di primo grado di un centro estivo di Milano organizzato dall’associazione Luisa Berardi.

Claudia Rabaioli

Mi presento

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Claudia Rabaioli

Mi chiamo Claudia Rabaioli e sono una studentessa al primo anno di dottorato in Informatica presso l’Università di Milano-Bicocca. Il mio percorso formativo è stato piuttosto variegato: dopo una laurea triennale in Nuove Tecnologie dell’Arte, ho approfondito la mia formazione con una magistrale in Teoria e Tecnologia della Comunicazione, un corso che unisce Psicologia e Informatica. La mia ricerca attuale mira a costruire un ponte tra informatica e arte, utilizzando l’informatica per analizzare segnali fisiologici e multimediali al fine di studiare comportamenti umani e stati affettivi.
E-mail: claudia.rabaioli@unimib.it

Le mie ricerche

La mia ricerca si concentra sull'analisi dei segnali fisiologici e multimediali per comprendere e studiare i comportamenti e gli stati affettivi come emozioni, umore e interesse. Attraverso modelli computazionali, cerco di integrare la creatività artistica con la scienza, utilizzando l'informatica come strumento per esplorare e approfondire temi legati alla psicologia.

Questo approccio multidisciplinare mi permette di studiare in profondità i comportamenti umani, con un focus sull'interazione tra emozioni e stimoli esterni. In particolare, mi interessa come i segnali fisiologici, come la frequenza cardiaca, possano essere correlati a esperienze artistiche e a contenuti multimediali, fornendo nuovi spunti per la creazione di esperienze emotivamente coinvolgenti. Questo lavoro si inserisce in un campo di ricerca che unisce tecnologia, psicologia e arte, mirando a sviluppare applicazioni che possano migliorare la comprensione e l’esperienza umana attraverso l’uso delle tecnologie digitali.

Giulia Marcucci

Mi presento

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Giulia Marcucci

Ciao! Mi chiamo Giulia e sono una ricercatrice in Fisica Applicata presso l’Università di Milano-Bicocca.
Amo l’ordine della Matematica e della Fisica, che ci aiutano a descrivere il mondo intorno a noi, ma anche la creatività e l’imprevedibilità dell’Arte. Nella Scienza, queste due cose si incontrano spesso, e io le ho ritrovate studiando in università una particella davvero speciale: il neutrone!
Con la mia ricerca studio come usare al meglio i neutroni ed altre particelle nei grandi laboratori internazionali per scoprire i segreti nascosti di oggetti preziosi del passato, così da aiutare gli archeologi e musei a conservarli per il futuro!
E-mail: giulia.marcucci@unimib.it

Le mie ricerche

Immagina il neutrone come un detective dal carattere imprevedibile: misterioso e sfuggente, può anche essere un pazzo scatenato, che disturba gli esperimenti di noi fisici!! Ma sa anche essere molto utile:  quando è più calmo si lascia assorbire profondamente nelle indagini di antichi tesori nascosti. Può aiutarci a "guardare dentro" statue antiche e reperti archeologici senza toccarli o rovinarli e scoprire dettagli invisibili ai nostri occhi.
L’attività proposta intende aiutare gli studenti a comprendere, in maniera interattiva, il concetto di tomografia e il suo prezioso ruolo nello studio di antichi reperti archeologici senza danneggiarli. Attraverso un esperimento dimostrativo, gli studenti divisi in gruppi simuleranno il lavoro di scienziati e archeologi esplorando i neutroni come sonda di indagine della materia. Il tutto sarà accompagnato da momenti di confronto e discussione.

Giù Marcer

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Giù Marcer

Mi chiamo Giù Marcer e sono assegnista presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, nell'Istituto per la Scienza e Tecnologia dei Plasmi (ISTP). Ho da poco conseguito il dottorato in Fisica presso l'università di Milano Bicocca, dove ho anche conseguito la laurea, sempre in Fisica, nel 2021. Ho un gatto nero, 350 piante grasse e mi piace il giallo.
Il mio lavoro di dottorato consiste nello sviluppare strumenti di diagnostica nucleare per plasmi termonucleari da fusione controllata, insieme al gruppo di ricerca dell'ISTP, che ha sede a due passi dall'UNIMIB. È un lavoro splendido in un posto carino che pullula di gente meravigliosa con cui è stupendo lavorare.
E-mail: giulia.marcer@unimib.it

Le mie ricerche

Grazie alla conoscenza che ho potuto sviluppare nell'ambito della fisica nucleare durante il mio percorso di studi, svolgo spesso un ciclo di seminari nelle scuole in cui spiego ai ragazzi della quarta e quinta liceo quali siano le differenze tra fissione e fusione nucleare. L'obiettivo è un po' quello di spiegare - a chi è negativamente prevenuto - che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio e - a chi invece è curiosamente interessato - quali siano i principi di funzionamento dei due tipi di centrale: quelle tutt'ora esistenti a fissione nucleare e quelle a fusione nucleare, sulle quali stiamo lavorando per voi!

Silvia Favaro

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Silvia Favaro

Ciao a tutti! Mi presento, sono Silvia Favaro e sono nata a Genova. Dopo il diploma all’Istituto Tecnico per Geometri, mi sono iscritta a geologia presso l’Università degli Studi di Padova, dove ho completato l’intero percorso di studi, dalla laurea triennale in Scienze della Terra alla laurea specialistica in Geologia e Geologia Tecnica. Durante la laurea specialistica ho avuto l’opportunità di studiare le montagne californiane della Sierra Nevada, che sono poi diventate l’argomento della mia tesi.
Tornata in Italia, ho lavorato per un anno come volontaria del servizio civile presso il Museo di Mineralogia dell’Università di Padova. Terminata questa esperienza, ho intrapreso il percorso di dottorato di ricerca presso la Freie Universitaet Berlin, in Germania. Dopo aver conseguito il dottorato nel 2016, sono tornata a Treviso, dove ho insegnato Scienze Naturali e Geografia per circa cinque anni.
Attualmente sono rientrata nel mondo della ricerca e mi trovo al quarto anno di post-doc presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Nel tempo libero mi occupo di cartografia geologica di aree di alta montagna, dove trascorro parecchie settimane all’anno tra escursioni e lunghe camminate.
E-mail: silvia.favaro@unimib.it

Le mie ricerche

I miei ampi interessi di ricerca riguardano l'affascinante e spesso complesso insieme di processi che governano l'evoluzione, la dinamica e la tettonica della crosta terrestre. In particolare, mi piace osservare il sistema Terra da una prospettiva globale e multidisciplinare, cercando di individuare le relazioni chiave e i processi tra le diverse componenti, guidata dalle osservazioni sul campo e dall'analisi dei campioni.
La mia ricerca si è concentrata su:
1. i processi di deformazione che coinvolgono le rocce granitiche, risultanti dall'intrusione di altri plutoni o da stress regionali e faglie;
2. i processi di deformazione che coinvolgono le rocce metamorfiche, risultanti da stress regionali che portano alla formazione di catene montuose;
3. la datazione dei processi che portano alla formazione delle rocce.
Le mie ricerche combinano numerose osservazioni sul campo, studi analitici delle rocce con metodi di analisi computerizzata e analisi di immagini, esperimenti petrologici e la realizzazione di carte geologiche.

Laura Cristina

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Laura Cristina

Mi chiamo Laura Cristina, e sono borsista di ricerca presso il Dipartimento di Fisica dove svolgo un progetto di analisi di alcune gemme vitree di epoca romana.
Mi sono laureata in conservazione e diagnostica per i beni culturali, dove ho appreso le principali tecniche di indagine per studiare e analizzare i beni culturali. Durante questo percorso ho anche avuto la possibilità di svolgere un periodo di studio all’estero, presso un centro di ricerca di Bruxelles.
Ho scelto di dedicarmi alla ricerca nel campo della conservazione dei beni culturali perché mi permette di unire le materie che più mi appassionano, arte e scienza. Mi ha sempre affascinato l’idea di poter utilizzare un approccio scientifico per indagare le opere d’arte.
E-mail: laura.cristina@unimib.it

Le mie ricerche

Attualmente sono impegnata in un progetto di borsa di ricerca sull’analisi di gemme vitree romane conservate al Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, al fine di studiare e valorizzare le collezioni. Mi sono concentrata soprattutto sulle misure di spettroscopia Raman che sono state effettuate sui campioni analizzati.