Proposte tesi di laurea magistrale - Tecnologie Quantistiche
Esperimenti DARTWARS
Referenti: Andrea Giachero, Matteo Borghesi, Marco Faverzani, Elena Ferri, Angelo Nucciotti, Danilo Labranca, Luca Origo
Molte applicazioni nei campi delle tecnologie quantistiche e dei rivelatori criogenici per la fisica delle particelle si basano sulla rivelazione di segnali estremamente deboli nel dominio delle microonde. Tali applicazioni necessitano di sistemi di lettura caratterizzati da un’alta sensibilità ed alte prestazioni. DARTWARS (Detector Array Readout with Traveling Wave AmplifieRS, https://dartwars.unimib.it/) è un progetto finanziato dall’Istituto Italiano di Fisica Nucleare e dall’Unione Europea, con l’obiettivo di progettare e sviluppare amplificatori parametrici innovativi caratterizzati da larga banda e ampio guadagno e capaci di operare con una sensibilità limitata soltanto dal principio di indeterminazione di Heisenberg, raggiungendo il cosiddetto limite di rumore quantistico. Un sistema di lettura con queste caratteristiche significa un notevole passo avanti nella tecniche di multiplexing a microonde che permette la lettura di centinaia di qubit, andando oltre la supremazia quantistica, e di migliaia di rivelatori criogenici quali Transition Edge Sensor (TESs) e Microwave Kinetic Inductance Detectors (MKIDs).
In questo contesto, lo studente, una volta acquisiti i concetti base della superconduttività e dell’amplificazione parametrica, collaborerà alla progettazione degli amplificatori parametrici, alla loro produzione, al progetto e messa in opera del sistema criogenico necessario alla loro caratterizzazione e al loro eventuale utilizzo per la lettura di matrici di qubit e rivelatori criogenici. Gli amplificatori realizzati verranno inoltre studiati come possibili generatori di stati quantistici “squeezed”, stati che, grazie alle loro particolari caratteristiche intrinseche, permettono di controllare il rumore al di sotto del limite quantistico (sub-shot-noise) con il conseguente aumento della sensibilità di misura in diverse possibili applicazioni tra cui: la ricerca delle onde gravitazionali, la misurazione della materia oscura leggera (assioni), la lettura di qubit, il quantum computing e la comunicazione quantistica. Il lavoro di tesi proposto permetterà di collaborare anche con diversi istituti nazionali internazionali coinvolti nel progetto, tra cui il Quantum Sensors Group del National Institute of Standards and Technology (NIST, Boulder, CO, USA), leader mondiale nello sviluppo di dispositivi quantistici e superconduttivi, l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) di Torino, e la Fondazione Bruno Kessler di Trento.
Esperimento SQMS
Referenti: Andrea Giachero, Matteo Borghesi, Marco Faverzani, Elena Ferri, Angelo Nucciotti, Danilo Labranca, Luca Origo
L’innovativo centro di ricerca Superconducting Quantum Materials and Systems Center (SQMS), con sede al Fermilab, ha come obiettivo lo sviluppo un computer quantistico con prestazioni mai raggiunte finora basato su tecnologie superconduttive. Il centro svilupperà anche nuovi sensori quantistici con importanti applicazioni in fisica fondamentale, in particolare nella ricerca sulla materia oscura e altre particelle esotiche. l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) collabora al progetto come unico partner non statunitense. In particolare l’INFN si occuperà dello sviluppo di un sistema criogenico di test e caratterizzazione, presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS), ottimizzato per studiare come la radioattività ambientale possa influenzare il comportamento e le prestazione dei qubit. In questo contesto le tesi magistrali disponibili sono:
- Progetto e Caratterizzazione di una linea di lettura per qubits in ambiente criogenico
Lo studente si occuperà in prima persona del progetto e sviluppo e messa in opera di un sistema di lettura basso rumore in banda RF per la lettura e controllo di singoli o matrici di qubit. Lo studente collaborerà inoltre ai test di validazione del sistema e alle misure di caratterizzazione di microrisonatori superconduttivi e qubit letti attraverso questi. L’obiettivo è lo studio della risposta dei dispositivi in funzione dei differenti metodi che verranno implementati per minimizzare l’impatto della radiazione, come la pulizia chimica dei materiali, l’installazione di piccole schermature di piombo, la misura dei prototipi in un criostato schermato dai raggi cosmici dalla montagna del Gran Sasso. - Studio simulazione dei contributi radioattivi in un qubit superconduttivo
Recenti studi hanno dimostrato come le radiazioni ionizzanti possano andare a peggiorare le prestazioni e la risposta dei qubit superconduttivi. Lo studente si occuperà in prima persona dello studio delle principali sorgenti di radioattività ambientale che possono generare radiazione ionizzante che può interagire con i qubit. Tali studi verranno effettuati attraverso simulazioni Monte Carlo sfruttando la piattaforma di simulazione di interazione particelle-materia GEANT4, i risultati ottenuti saranno fondamentali per la progettazione di qubit dove l’impatto della radiazione è limitato.
Entrambi i lavori di tesi saranno svolti in collaborazione con i Laboratori Nazionali del Gran Sasso e la Sezione INFN di Roma1 della Sapienza Università di Roma e il Fermilab di Chicago (USA). All’interno di queste collaborazioni sono previsti periodi di lavoro presso i laboratori del Gran Sasso e della sezione Roma1.
Esperimento qubIT
Referenti: Andrea Giachero, Matteo Borghesi, Marco Faverzani, Elena Ferri, Angelo Nucciotti, Danilo Labranca, Luca Origo
QubIT è un progetto finanziato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) il cui obiettivo è lo sviluppo di matrici di qubit superconduttivi per applicazioni nella computazione quantistica e nella rivelazione nell’ambito delle particelle elementari. L’unità di informazione su cui si basa la computazione quantistica è denominata bit quantistico (qubit), il cui comportamento è regolato dalle leggi della meccanica quantistica. I qubit superconduttivi sono implementati come circuiti quantomeccanici basati su giunzioni Josephson. I transmon sono una particolare tipologia di qubit superconduttori caratterizzati da un basso rumore ed un lungo tempo di coerenza quantistica. Il mantenimento di una lunga coerenza quantistica è un requisito importante ai fini della computazione pratica, in quanto mantenere la stabilità della sovrapposizione quantistica sia in in fase che in ampiezza è un requisito fondamentale. In fisica delle particelle qubit di tipo transmon possono essere utilizzati per rivelare ipotetiche particelle elementari dette assioni, la cui scoperta potrebbe spiegare l’assenza di violazione della simmetria CP nell'interazione forte e la natura della materia oscura, problemi centrali della fisica delle particelle e della cosmologia moderna. In presenza di un campo magnetico l’assione può generare un fotone all’interno di una cavità a microonde 3D; fotone che può essere misurato da un transmon attraverso una misura definita come “quantum nondemolition” (QND), in cui cioè il fotone non viene distrutto nel processo di misura ma anzi può essere misurato ripetutamente per ridurre la probabilità di errore. Dal punto di vista della computazione quantistica l’accoppiamento di un qubit superconduttore ad un risonatore 3D consente di ottenere tempi di coerenza ordini di grandezza superiori rispetto all’approccio standard. Tempi di coerenza più lunghi offrono prestazioni più elevate e una maggiore fedeltà delle operazioni quantistiche, il che è estremamente importante in particolare per il calcolo quantistico.
- Progettazione e sviluppo di qubit trasmon per computazione quantistica e rivelazione di assioni
Lo studente, una volta acquisiti i concetti base della superconduttività, della teoria delle microonde e del funzionamento dei qubit, collaborerà alla progettazione e simulazione di matrici di qubit di tipo transmon utilizzando sistemi di progettazione e sviluppo commerciali (QMS, qiskit-metal, Ansys, Sonnet) o sviluppati dallo studente stesso (in Python o Julia). Lo studente approfondirà lo sviluppo di qubit accoppiati a risonatori, con la finalità di rivelare materia oscura (assioni). Il design dei chip consiste nel tuning dei parametri dei qubit, dei risonatori e degli accoppiamenti tra i vari componenti per ottenere le caratteristiche desiderate per l’Hamiltoniana. Sarà possibile studiare come le caratteristiche proprie degli elementi non lineari (Giunzioni Josephson) influenzano i parametri dell’Hamiltoniana del sistema tramite i software di simulazione. Una volta sviluppato un design definitivo, il chip comprensivo di tutti gli elementi potrà essere prodotto e successivamente caratterizzato in laboratorio. Durante il lavoro di tesi sarà possibile partecipare anche alla produzione dei dispositivi e, eventualmente, alle diverse fasi di caratterizzazione in ambiente criogenico. Il lavoro di tesi proposto sarà svolto in collaborazione con il Quantum Processing Group del National Institute of Standards and Technology (NIST, Boulder, CO, USA), con i con i Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN, con l’Università degli Studi di Firenze e con la Fondazione Bruno Kessler di Trento e saranno previsti periodi di lavoro presso le loro sedi. - Sviluppo di un sistema di acquisizione ed analisi dati a tempo reale in ambiente RFSoC di Xilinx
Diversi ambiti della ricerca necessitano l’utilizzo di sistemi di multiplexing e acquisizione dati nel dominio delle microonde caratterizzati da un’alta velocità e un’ampia banda di frequenza. Questi comprendono la lettura di matrici di rivelatori criogenici, con applicazioni nell’ambito della fisica delle particelle, di antenne per segnali in radiofrequenza, nell’ambito dell’astrofisica, sino ad arrivare alla lettura di matrici di qubit, nell’ambito della computazione quantistica. Una valida possibilità per sviluppare questi sistemi con le caratteristiche richieste è l’utilizzo di logiche programmabili della famiglia di RFSoC Zynq® UltraScale+™ di Xilinx, progettate per applicazioni wireless 5G. Tali sistemi mettono a disposizione diversi ADC a 12 bit da 4 GSPS e diversi DAC a 14 bit da 6.4 GSPS abbinati ad una logica programmabile con 930.000 celle logiche e oltre 4200 slice DSP, che permettono lo sviluppo di algoritmi per il filtraggio, demodulazione e analisi dei dati in tempo reale con un minimo supporto da parte di un calcolatore remoto. Lo studente, una volta presa dimestichezza con l’hardware e con l'ambiente di sviluppo (supportato dal linguaggio di programmazione python) dovrà implementare, caratterizzare e validare un sistema di acquisizione basato su tecniche di multiplexing Software-defined radio(SDR)/supereterodina in grado di leggere matrici di rivelatori criogenici accoppiati a microrisonatori superconduttivi. Lo studente inoltre potrà implementare e validare algoritmi di trigger, filtraggio ed analisi sui segnali acquisiti, normalmente applicati off-line, direttamente sulla logica programmabile, andando ad ottimizzare la catena di acquisizione ed analisi dati. Eventualmente sarà possibile implementare tecniche di classificazione dei segnali basati su algoritmi di decomposizione ai valori singolari e reti neurali. Tale sistema sarà poi eventualmente utilizzato per leggere singoli qubit o matrici di questi e per la caratterizzazione di amplificatori parametrici a rumore quantico. Lo studente nel corso del suo lavoro di tesi avrà la possibilità di collaborare con istituti italiani quali i Laboratori Nazionali di Frascati e l’Università di Milano e esteri quali l’Università di Princeton e l’istituto olandese Nikhef.
Per ulteriori informazioni potete contattare il referente di Tecnologie Quantistiche, Prof. Angelo Nucciotti (angelo.nucciotti@unimib.it).